LA RICHIESTA ATTI

06/06/2007

 

Al Sig. Segretario Generale

del Comune di Cosenza

Cosenza 06.06.2007

 

Ai sensi della legge n° 241/1990 e s.m.i., e dell’art. 6 del Regolamento per l’accesso agli atti ed alle informazioni del Comune di Cosenza, in qualità di Consigliere Comunale, chiedo in copia conforme:

  • l'elenco di tutte le Concessioni Edilizie, oggi Permessi a Costruire, rilasciati dagli Uffici preposti di questa Amministrazione, a far data dal 1 Gennaio 2002 al 31 Maggio 2007, indicando l'avvenuto incasso dei relativi Oneri di Urbanizzazione, ovvero le eventuali motivazioni del mancato introito;
  • le somme complessive incassate, anno per anno, identificate come voce Oneri di Urbanizzazione, a far data dal 1 Gennaio 2002 al 31 Maggio 2007;
  • l'elenco di tutte le Opere di Urbanizzazione Primaria e Secondaria attuate dagli Uffici preposti di questa Amministrazione, comprensive di importi e capitoli di spesa, a far data dal 1 Gennaio 2002 al 31 Maggio 2007, indicandone, alla data del 31/05/2007, lo stato dei lavori;
  • l'elenco dei Servizi, quali incarichi con Società e/o professionisti esterni, in essere al Comune di Cosenza, periodo 1 Gennaio 2002 - 31 Maggio 2007, specificandone l'avvenuto espletamento ed il relativo saldo delle spettanze, indicando importi e capitoli di spesa, nonché eventuali attinenze, motivandole, con rilascio di Permessi a Costruire.

 

Distinti saluti

 

Sergio Nucci

Consigliere Comunale di Cosenza

 

LE LEGGI SON, MA CHI PON MANO AD ESSE

30 Maggio 2007

 

 

Le leggi son, ma chi pon mano ad esse. Così scriveva il Sommo Poeta, richiamando un problema che, evidentemente, rimane attuale a distanza di secoli.

Una cosa è, dunque, creare e definire delle regole, altra è applicarle, dando un senso compiuto all’azione normativa.

Nella totale inefficienza della maggioranza consiliare e nella assenza di qualsiasi idea di città, l’amministrazione guidata dal Sindaco Perugini, ed il Sindaco in particolare, un messaggio chiaro e forte lo avevano comunque lanciato: quello di lavorare ad un sistema in cui la regola, ovvero la disciplina, costituisse il punto di riferimento indispensabile dell’azione di governo, di quella dei singoli assessori, dei dirigenti, dell’ultimo impiegato comunale.

E’ stato, oggettivamente, un messaggio forte che poteva comunque costituire un elemento significativo dell’azione di governo.

Peraltro, mancando ogni altra prospettiva di carattere amministrativo e politico di questa amministrazione, veniva esaltata la visibilità del messaggio ed, in via di principio, apprezzata la direttrice.

E, però, anche su questo aspetto è prevalsa l’impostazione di chi assume che una cosa è la dichiarazione di principio, altra cosa è la pratica di governo.

Abbiamo così assistito ai proclami sulle regole a proposito della nomina dei rappresentanti del comune negli enti, ed al contempo abbiamo dovuto constatare che le prime nomine avvenivano mentre si stavano definendo le regole stesse in consiglio comunale.

Abbiamo assistito alle roboanti affermazioni sulla istituzione di un sistema di controllo della qualità dei settori e dei servizi attraverso un nucleo di valutazione dei dirigenti ed a tutt’oggi non risulta neanche che sia stato concluso il concorso per la nomina dei membri.

Abbiamo registrato l’intento dell’amministrazione a dare regole certe sull’urbanistica e poi abbiamo assistito al “crucifige” di un dirigente, costretta a subire le pressioni di chi, anziché pensare ad uno sviluppo ordinato e sostenibile, auspica forse una edificazione selvaggia che non è certo nei desideri dei cittadini.

Assistiamo oggi, con la delibera sulle indennità dei consiglieri, all’apoteosi del principio esattamente contrario a quello declamato, vale a dire all’assoluto disinteresse verso il rispetto di quelle regole, che i dirigenti comunali avevano indicato, esprimendo parere sfavorevole alla pratica licenziata dal consiglio comunale.

E’ francamente incomprensibile che nella discussione in Consiglio e soprattutto da parte del Sindaco non si sia avvertita l’esigenza istituzionale, prima ancora che politica, di rappresentare il proprio punto di vista (alla cui esternazione presumibilmente è stato indotto dagli interventi della minoranza) sulla legittimità della delibera da approvare; ed è ancora più grave che, senza spendere una sola parola, sia stato espresso un voto convintamente favorevole.

Tale indifferenza non può che condurre ad una riflessione e ad un’alternativa: o il Sindaco era ed è convinto che i pareri fossero del tutto infondati, ed allora, egli ha nella sostanza delegittimato l’operato dei suoi dirigenti.- Oppure – ciò che non vorremmo neanche pensare ma che purtroppo i fatti ci costringono a prendere in considerazione – il rispetto delle regole rimane una mera affermazione di principio, cui, poi, non seguono comportamenti coerenti.

Noi apprezziamo l’intento acchè “le leggi sian”, ma apprezziamo ancora di più che “si pon mano ad esse” e riteniamo anche che la volontà del Sindaco, su questo come su tanti altri aspetti, sia oggi fortemente condizionata da una maggioranza inidonea ad amministrare la nostra città.-

Volere, perciò, a tutti i costi preservare la “tranquillità politica” facendo uso di pratiche che nulla hanno a spartire con l’interesse generale e che addirittura si presentano come illegittime per affermazione esplicita dei principali collaboratori amministrativi del Sindaco, costituisce l’ulteriore riprova di una deriva che condurrà al degrado della città e ne impoverirà il tessuto sociale ed economico, accentuando le differenze tra i cittadini sul piano della ricchezza collettiva.

 

VITTORIO CAVALCANTI            SERGIO NUCCI      CARMINE VIZZA

Consiglieri Comunali di Cosenza - Gruppo Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno

ESCI CHE TI ABBIAMO VISTO

25 Maggio 2007

 

Caro Consigliere Comunale di Rende,

ti abbiamo letto nei giorni scorsi sulla stampa mentre provavi a rispondere citando cifre, eletti, consensi, ad una nota che non aveva preso di mira sicuramente il gruppo politico al quale appartieni ma che, notoriamente, conta in termini di cifre, eletti, consensi, qualche punto in meno rispetto a DS e DL (e forse anche rispetto al PDM il cui leader è tra i 45 promotori del Partito Democratico).

Non era, lo ribadiamo, nostra intenzione offendere ne te ne i socialisti di oltre Campagnano che in tutti questi anni avete lavorato solo nell’interesse della vostra comunità.

Tu ed i tuoi colleghi, in tutti questi anni, avete sapientemente operato per l’espansione edilizia del centro rendese, per il proliferare delle attività commerciali, per l’ampliamento dell’area universitaria, per l’incremento delle abitazioni per tantissimi studenti universitari in cerca di alloggio, per il benessere delle tante imprese edili che operano a Rende e che tanto lavoro danno a tanti lavoratori e tanto benessere ai propri titolari.

Se tutto ciò non bastasse, saremmo anche pronti a riconoscere a te ed ai tuoi colleghi anche il grande merito di aver dato voce, nel vostro consiglio comunale, a tanti costruttori – notoriamente più liberal che riformisti - che hanno, e da tempo immemore, abbracciato la causa socialista portata avanti dai vostri tutors.

Concludiamo con una domanda: se i colleghi che "avete", da pochi giorni, a Cosenza non nascono politicamente da "una forza o partito che detiene tanti consiglieri e tanti consensi nell'area urbana" da chi, o meglio, da cosa nascono?

Non tenerci sulle spine. Rispondici al più presto.

Con il giusto ossequio, i tre consiglieri comunali distratti ovvero

 

Sergio Nucci, Carmine Vizza e Vincenzo Adamo

 

MI SONO DIMESSO DA TUTTE LE COMMISSIONI

28 Maggio 2007

 

Ecco il testo della lettera che ho inviato al Presidente Franco Sammarco:

 

Egr. Avv. 

Franco Sammarco

Presidente del Consiglio Comunale di Cosenza

Sede

Cosenza 28.05.2007 

 

OGGETTO: Dimissioni da componente le Commissioni Consiliari: Politiche dei trasporti, mobilità urbana, mobilità extraurbana, traffico, polizia municipale; Politiche giovanili e pari opportunità, innovazione tecnologica immigrazione, città multietnica e cablata, economia sociale, informazione e comunicazione; Politiche urbanistiche e di sviluppo dell’area urbana, toponomastica; Affari generali, legali, contenziosi ed istituzionali; decentramento e partecipazione, sicurezza e legalità, diritti dei cittadini e servizi connessi; attuazione statuto e politica dei regolamenti, protezione civile  

 

Egregio Presidente,

con la presente intendo rassegnare le mie dimissioni da componete delle Commissioni Consiliari in oggetto, nelle quali ero stato nominato in nome e per conto del Gruppo Consiliare al quale appartengo ovvero della Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno. Non Le nascondo che l’istituto delle dimissioni provoca in chi le rassegna una comprensibile amarezza, ma motivazioni di natura personale mi impongono un momento di approfondimento per il rispetto che porto alla mia Cosenza, al Consiglio Comunale ed al gruppo nel quale a pieno titolo porto avanti la mia azione consiliare. La prego di rivolgere i sensi della mia gratitudine a quanti in questi mesi hanno con scienza e coscienza onorato con dedizione e competenza gli impegni assunti. A quanti cioè, tra gli assessori, i consiglieri, i dirigenti e i funzionari  hanno lavorato nel solo interesse della collettività, nonostante contro la classe politica alla quale tutti apparteniamo, si sia scatenata un’offensiva mediatica molto poco rispettosa del valore, della moralità e della dedizione delle singole persone. Nel rivolgere anche a Lei il ringraziamento per il fattivo supporto, Le porgo i miei più cordiali saluti.

 

Sergio Nucci

Consigliere Comunale

Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno

 

I FACCITUOSTI 5

24 Maggio 2007

 

L’Amministrazione risponde via stampa

 

E’ al sicuro la statuina di “San Giorgio e il Drago”

 

Niente paura per il “San Giorgio e il Drago” di Salvator Dalì e, in particolare, per la minuscola donna che era ai piedi della statua e che da tempo è uscita di scena.

Alla preoccupazione di un consigliere comunale, l’Amministrazione comunale risponde ricordando che la statuina venne rimossa non appena si constatò che, fissata al resto dell’opera solo con un perno alla punta del piede, sarebbe stata facilmente asportabile da qualche malintenzionato. Quindi, solo per ragioni di sicurezza non si trova al suo posto.

La statuina è stata custodita per qualche tempo dal rappresentante della famiglia  donatrice delle opere del Map, Enzo Bilotti, il quale ha poi affidato il pezzo a tecnici della Sovrintendenza perché si studiasse il metodo migliore per riproporla in piena tranquillità alla fruizione del pubblico. Non appena possibile farlo in piena sicurezza, dunque, la piccola donna verrà rimessa esattamente dove fu pensata dal genio di  Dalì.

 

Ufficio Stampa del Comune di Cosenza

 

Ed io controrispondo ai Faccituosti

 

Dice il proverbio: “Male non fare, paura non avere". E fra i miei stati d’animo non c’era certo la paura per la sorte della statuina del Dalì. Al massimo la preoccupazione che qualcuno l'avesse persa. Ma così non è, e ne sono felice. Per quello che è costata....

Passo invece, se questo può interessare, dalla gioia alla rassegnazione. Gioia, incontenibile, per aver avuto risposta ad un mio quesito in tempi rapidissimi, nonostante in una nota dell'ufficio stampa del Comune mi si chiarisse, lo scorso 26 ottobre,  che "Ad interrogazioni e interpellanze si risponde in Consiglio comunale… per come recita l’art. 29 comma 2 del Regolamento dei lavori consiliari”. Rassegnazione se penso che è più di un anno, da quando cioè è stata rimossa per ragioni di sicurezza, che valenti tecnici chiamati all'abbisogna, si arrovellano su quale sia il metodo migliore per riproporla in piena tranquillità alla fruizione del pubblico.

Confido che un giorno ci diranno come.

 

Sergio Nucci