19/10/2017
Non tende a placarsi la querelle tra comune e cittadinanza, nata all’indomani delle modifiche al traffico intervenute in città l’8 di settembre per il riverbero negativo che le scellerate decisioni, adottate con fantomatiche ordinanze, stanno tuttora arrecando alla comunità.
Forse a Palazzo dei Bruzi pensavamo che i cosentini, abituati ormai a tutto, dalle indagini senza seguito ai crolli del centro antico, avrebbero accettato passivamente anche queste sperimentazioni - perché di sperimentazioni si parlava - senza un mugugno e senza una protesta. Ma così non è stato. Anzi, il malcontento da quel giorno non si è fermato un attimo. I social sono pieni di immagini di file chilometriche, di macchine in doppia e terza fila, di controlli inesistenti, tutte condite da appelli alla ragionevolezza ed al ripensamento. Perché in fondo in fondo il cosentino medio non aveva perso le speranze di rivedere tutto tornare com’era prima di quel drammatico venerdì.
Sapeva che quei provvedimenti incardinati nelle ordinanze a firma del comandate pro tempore della municipale potevano in parte o totalmente essere rivisti “… in via sperimentale … dall’8 settembre 2017 al 31 gennaio 2018”, e tutto si sarebbe aggiustato. Ci sperava, ma così non è stato. La doccia fredda – ma non con l’acqua del comune che ancora latita nei nostri rubinetti - è arrivata puntualmente il 17 di ottobre a sconfessare quanto le ordinanze racchiudevano.
Ma quale sperimentazione? .. quale provvisorietà? In barba ad inesistenti PUT (Piano urbano del traffico) e PUSM (Piano Urbano di Mobilità Sostenibile) la volontà autentica dell’amministrazione si è disvelata in modo inequivocabile.
La Delibera n° 131 dello scorso 17 ottobre parla chiaro: nessuna prova, nessun monitoraggio, nessun confronto con commercianti e cittadini. Via Roma è e resterà chiusa per sempre, o almeno fino a quando non cambiamo sindaco. L’atto di giunta, rivela l’arcano poiché approva la realizzazione di un‘area pedonale (una piazza) su via Roma tra la scuola elementare e quella media, con tanto di impegno di spesa per la modica cifra di trecentomila euro circa (che poi verrebbe da chiedere dove mai prenderanno le risorse atteso che il nostro comune, viste le tasse che paghiamo, è ridotto alla canna del gas in quanto ente in pre-dissesto).
Ma il tempo resta galantuomo. E stavolta in un lasso di tempo veramente breve ci ha restituito la verità.
Neanche la pazienza di attendere il 31 gennaio 2018 – termine conclusivo della fase sperimentate - ed ecco bello e pronto il pacco preconfezionato. Con un atto di giunta si notifica alla città che quelle modifiche sono quelle e basta.
Nessuna analisi sul traffico. Nessun rilevamento dei rumori e delle polveri sottili. Nessuna interlocuzione con i commercianti. Questo è e basta! Mi auguro che stavolta ci sia qualcuno, a Berlino pronto ad intervenire in difesa di cittadini oppressi ed indifesi.
Qualcuno che sanzioni questo modo di gestire la cosa pubblica e condanni questo atteggiamento dittatoriale.
Sposare cosi supinamente tutto quanto viene deciso può sembrare naturale per chi ha scelto questo sindaco e per chi fa parte di questa maggioranza. Riesce però incomprensibile constatare che alcuni, che dovrebbero rappresentare l’opposizione in questa città, accettano con egual spirito queste decisioni calate dall’alto.
Ma poi verrebbe da chiedersi: ci fanno o ci sono?
Sergio Nucci
Buongiorno Cosenza