17 Aprile 2007
(ovvero lettera al Presidente Sammarco)
Caro Presidente,
stavolta ci rivolgiamo direttamente a Lei che è così incline ad affrontare i problemi a muso duro e senza infingimento alcuno (ne sa qualcosa il buon Perugini).
Come certamente saprà, dal primo giorno della consiliatura, abbiamo optato per il regime retributivo tradizionale, ovvero l’indennità di funzione (300 € lordi che l’Amministrazione corrisponde ai consiglieri comunali di Cosenza se sempre presenti, qualunque sia il numero delle sedute alle quali partecipano).
Una decisione ponderata, in linea con la nostra condotta politica, che non abbiamo rinnegato neanche quando il Consiglio ha deciso (con il nostro voto contrario) di abrogare la norma che prevedeva la corresponsione di un solo gettone giornaliero (€ 30) qualunque fosse il numero di sedute alle quali si partecipava.
Lo abbiamo fatto per una questione di stile? Di dignità? Di coerenza? Faccia un po’ lei.
Eravamo convinti che quella modifica non andasse approvata per scongiurare deprecabili esagerazioni. Oggi, calendario delle convocazioni alle mani, possiamo dire: avevamo ragione.
In verità, questa maggioranza aveva sbandierato l’intento di evitare le sovrapposizioni dei lavori per consentire, a quanti lo volessero, la partecipazione alle sedute di commissione, ma così, purtroppo, non è stato.
Ad esempio, per giovedì 19 aprile prossimo venturo le commissioni convocate sono ben cinque (al mattino Ambiente, e nel pomeriggio, nel giro di un’ora, Trasporti e Attività Economiche, Affari Generali e Bilancio) e addirittura dieci i commissari impegnati contemporaneamente nelle stesse commissioni.
La domanda nasce spontanea. Se non siamo dotati del dono dell’ubiquità (e pur essendo Consiglieri Comunali di Cosenza non lo siamo), come possiamo esser presenti ed allo steso tempo in più commissioni?
Ora delle due l’una: o i problemi sono talmente tanti che è necessario convocare a questo ritmo i commissari, o i Presidenti non concordano tra loro i lavori, impedendo di fatto il confronto costruttivo ed efficace sui problemi della comunità. In realtà, ci sarebbe anche una terza ipotesi, e cioè che le commissioni si convocano perché servono a racimolare qualche gettone in più, ma per decenza e per pudore ci siamo astenuti dal formularla.
In conclusione, non ce ne voglia se sottoponiamo a Lei la questione, ma sappiamo con quanta grinta saprà tradurre questo nostro sentimento di amarezza e di impotenza nel dovere ogni volta scegliere a quali lavori partecipare e quali disertare.
Per evitare che qualcuno di noi possa, suo malgrado, dover affrontare questi amletici dilemmi, trovi Lei, che è così ascoltato e tenuto in considerazione, un valido rimedio a questo stato di cose.
Si attivi. Noi la seguiremo.
Tanto per sua opportuna conoscenza.
Sergio Nucci e Carmine Vizza
Consiglieri Comunali “GARNP” in regime di Indennità di Funzione