22 Marzo 2007
Egregio Direttore,
la stampa ha dato ampio risalto all’iniziativa dell’Amministrazione Comunale di incontrare la cittadinanza presso il Cinema Italia per quello che è stato chiamato “Rapporto alla città”, ed al quale prenderanno parte il Sindaco Salvatore Perugini ed il Presidente del Consiglio Franco Sammarco.
A parte l’inusuale tempistica (non è trascorso neppure un anno dalle elezioni) e la presenza del Presidente del Consiglio Comunale (che sia una iniziativa dell’intero Consiglio che della questione non ha mai dibattuto?), la cosa che sembra ai più strana è la grande incertezza sulle comunicazioni che Salvatore Perugini rivolgerà alla città.
Confesso che anche io, che sono un po’ più addentro di altri sulle questioni “comunali”, poco o nulla so di cosa si discuterà. Ho cercato, ripercorrendo i 10 mesi di sindacatura Perugini, di trovare le ragioni per fare “Rapporto alla città”, ma non ho trovato nessun elemento che mi venisse in aiuto per comprendere una simile iniziativa.
Del resto, in questi mesi nulla di rilevante né è stato avviato né ha trovato conclusione, (leggi traffico, igiene urbana, manutenzione, lavori pubblici) ma allora perché parlare alla città? Per ribadire una “imbarazzante” continuità con il recente passato? L’allora Sindaco Mancini ci aveva abituato a questi incontri, ma lui aveva molto da dire ai suoi concittadini. Perugini cosa mai potrà dir loro?
Le ipotesi che si fanno sul tema del giorno sono diverse ma alcune sembrano più suggestive di altre. E se mi permette Le sottoporrei a Lei ed ai Suoi lettori.
Partirei certamente dall’ipotesi fantasiosa. Sulla scia della scarsa produttività dell’Amministrazione, il Sindaco, sua sponte, ha deciso di azzerare l’attuale giunta procedendo ad un rimpasto. Vista l’importanza del gesto, a nemmeno un anno dall’ elezione, l’atto così dirompente ha bisogno del sigillo popolare che a gran voce reclama la risoluzione dei tanti problemi.
C’è poi l’improbabile. Perugini confessa che non ha né la voglia né, soprattutto, la forza di realizzare il programma elettorale votato dai cosentini, motivo per il quale, a muso duro, affronta l’uditorio al quale candidamente dichiara che, contrariamente a ciò che si fa nella vicina Rende, procederà all’aumento dell’ICI anche e soprattutto sulla prima casa.
Esiste poi la teoria drammatica. Accompagnato dal Presidente del Consiglio, in qualità di alter ego, il Sindaco comunica che viste le condizioni di cassa, che naturalmente né lui (consigliere comunale da 10 anni) né chi sta con lui (Assessori e Consiglieri presenti nelle giunte passate) potevano conoscere, e “riconosciuta l'impossibilità di continuare l'impari lotta contro la soverchiante” congiuntura economica, “nell'intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla” città annuncia il dissesto e si dimette.
L’ultima, infine, che definirei l’auspicabile con la quale Perugini con slancio e determinazione afferma che per governare Cosenza c’è bisogno di tutte le forze sane della città, soprattutto di quelle che fino ad oggi hanno dimostrato, anche se all’opposizione, intelligenza e preparazione. A questo punto colpo di teatro con Perugini che ufficialmente apre alla Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno ed invita i consiglieri dalla GARNP, presenti in sala, a salire sul palco tra le ovazioni dei presenti.
In verità, egregio Direttore, non credo che nessuna di queste ipotesi troverà conferma, e probabilmente, oltre all’autocelebrazione e ai crudi appelli ai sacrifici lacrime e sangue poco altro ascolteremo. Anche se…. vorrei tanto sbagliarmi.
Sergio Nucci
Consigliere Comunale di Cosenza
Gruppo Consiliare “Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno”