3 Novembre 2006
"L'acquisizione dei messaggi di posta elettronica del Direttore di Calabriaora da parte della autorità giudiziaria, viola le più elementari norme di riservatezza garantite per ogni individuo ma ancor di più per chi come Paride Leporace svolge una professione nella quale la riservatezza e la discrezione sono elementi fondamentali nella ricostruzione dei fatti di cronaca.
Lascia perplessi come una parte della magistratura anziché agire in sinergia con le forze positive della regione, e Leporace ne è un esempio, diventi protagonista di vicende come quella che vede coinvolto il Direttore Calabriaora difficilmente comprensibili se non criticabili.
Auspico che in una regione ad alto rischio criminalità come la nostra possano prevalere sentimenti di solidarietà e collaborazione e non di sterile contrapposizione che finiscono con l’indebolire l’azione culturale di una certa stampa che sostiene e testimonia le ragioni della Calabria onesta”
Sergio Nucci