LA SICUREZZA IN PRIMIS

18/02/2018

 

Nelle scorse ore Bianca Rende, consigliere comunale di Cosenza, ha dato notizia alla stampa della sua iniziativa, al fine di conoscere lo stato delle scuole di competenza comunale, relativamente al grado di vulnerabilità sismica.

Ha fatto bene Bianca a rendere pubblico il suo interessamento alla problematica e a renderne, con un comunicato, edotti i concittadini.

Genitori ed operatori devono conoscere il grado di vulnerabilità degli edifici dove mandano i figli o dove prestano servizio. E questo perché lo impone una legge dello stato, più precisamente la 228 del 2012 che, recependo l’ordinanza 3274 del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2003, obbliga comuni, provincie e regioni ad eseguire le verifiche tecniche relative alla vulnerabilità in caso di eventi sismici di manufatti "strategici e rilevanti" - entro il 31 marzo 2013.

Di anni, da quel termine perentorio del 31 marzo 2013, ne sono passati quasi cinque e delle risultanze di queste verifiche nelle scuole cosentine, a detta della consigliera del Comune di Cosenza, considerate le ”risposte evasive” dell’assessore, non se ne vede traccia.

Ma risposte evasive su cosa? Sulla sicurezza delle nostre scuole? Sulla sicurezza per chi le frequenta? Sulla tranquillità di chi per un motivo o per un altro si interfaccia con queste realtà?

Al pari della Rende ci spiace che non si abbia per queste questioni la stessa sensibilità che si ha invece per cose più frivole. La sicurezza va garantita a tutti ed in ogni circostanza, sui ponti, sulle strade, nelle scuole e soprattutto va garantita da tutte le istituzioni preposte.

A questo proposito sarebbe anche interessante rivolgere la stessa domanda alla Provincia di Cosenza. Sapere se le scuole di pertinenza provinciale sono state sottoposte a verifica e quali siano le risultanze. Solo il Fermi di Cosenza ha avuto problemi di sicurezza o anche altre scuole? E cosa si sta facendo?

In ultimo un costruttivo invito. Sui siti internet di Comune e Provincia sono ben visibili spazi dedicati alla trasparenza. L’invito ai due enti è quello di pubblicare proprio su quelle pagine le risultanze delle verifiche effettuate. Per tranquillità nostra e anche per tranquillità loro. Perché come tutti sappiamo la legge non ammette ignoranza.

 

Sergio Nucci

 

Buongiorno Cosenza