05/10/2010
La questione della mancanza di fondi per l’edilizia popolare, da almeno dieci anni, in Calabria come nel Paese, è stata affrontata con decisione e chiarezza dal Presidente del Patto Casa, Tonino Perrelli, nel suo forte appello agli Organi Istituzionali regionali, provinciali e comunali.
Il problema sta venendo a galla in tutta la sua drammaticità acuito anche dalla persistente crisi economica che condiziona fortemente la capacità di investimento dei piccoli risparmiatori. In questo contesto il mercato immobiliare, pur in presenza di un gran numero di appartamenti di civile abitazione su piazza, accusa il brusco stop causato dall’eccesiva volatilità dei redditi delle famiglie e dalla mancata concessione di credito (mutui) da parte delle banche.
Per sopperire a tale congiuntura, i governi centrali e regionali, in mancanza di fondi, potrebbero, però, affidare la soluzione del problema ad un meccanismo privato/pubblico con la formula dell’housing sociale (costruzione di nuovi appartamenti da affittare a canone moderato a famiglie poco abbienti e a stranieri), soluzione questa sollecitata da Tonino Perrelli anche in passato.
Un’ulteriore alternativa a questa formula, che, statisticamente, è in grado di soddisfare non più del 20% del fabbisogno, potrebbe essere rappresentata dall’agevolazione, con incentivi, dell’offerta in locazione di diversi alloggi già ultimati o in fase di ultimazione, compresi i tanti uffici che sono inutilizzati.
In ogni caso, la disponibilità di alloggi liberi non dipende dai proprietari che non vogliono affittare ma da fattori quali la crisi economica, la redditività minima degli alloggi, i dubbi sulla possibilità di tornarne in possesso alla scadenza del contratto.
Nessuna penalizzazione, dunque, per i proprietari ma una politica di incentivazione e promozione della “cedolare secca” (tassazione separata del fitto e quindi non cumulabile con il reddito personale) che agevolerebbe anche la drastica riduzione del “nero”.
Sergio Nucci
Consigliere Comunale di Cosenza