23/09/2010
La problematica della disabilità nella nostra città non trova, ormai da tempo risposte adeguate.
Chi dice di stare dalla parte dei più deboli e, al contempo, non fa nulla per risolvere le tribolazioni che ogni giorno affrontano gli ipodotati, è sicuramente molto peggio di chi scientemente decide di non occuparsi della questione. E’ quello che capita nella nostra città dove per proclami e promesse non si è secondi a nessuno ma in quanto a realizzazioni si è davvero all’anno zero.
Vivere la disabilità è un problema non solo per chi vi coesiste tutti i giorni ma per quanti sono a stretto contatto con i portatori di handicap, siano essi familiari, siano essi operatori del sociale.
Con questa amministrazione non è stato avviato nessun programma organico e coerente di lotta all’emarginazione dei meno fortunati, anzi. Prova ne è che le organizzazioni deputate ad alleviare, almeno in parte, i disagi di questi cittadini, il più delle volte, non sono state messe nelle condizioni di operare. A cominciare dalla mancanza di carburante per i mezzi adibiti trasporto dei disabili. Eppure sarebbero bastate piccole cose per rendere meno dolorosa ed angosciante l’attesa di vita di quanti hanno funzionalità ridotte.
E non esistono categorie più e meno fortunate. Cosenza è, di fatto, una città ostile per i potatori di handicap, anzi invivibile. L’elenco delle precarietà sarebbe lungo; dalle barriere, non solo architettoniche, di vie e piazze (scivoli inesistenti, passaggi pedonali ostruiti) ai mancati adeguamenti di mezzi e locali pubblici, all’insufficienza ed in alcuni casi all’inesistenza di strutture di supporto (segnalatori acustici ai semafori, strumenti di sollevamento e via discorrendo.). Su questi punti l’attenzione si sarebbe dovuta concentrare con intraprendenza e determinazione. Perché su questo argomento non c’è mediazione. Su questa battaglia non ci sono concessioni. O si adotta una politica per i portatori di handicap o non la si adotta, ed a Cosenza si è scelta la seconda via.
Vorrei, almeno su questo, essere smentito. Vorrei che qualcuno controbattesse con le realizzazioni a questa denuncia. Vorrei, che almeno per una volta qualcuno si alzasse e dicesse: per queste persone abbiamo adeguato le strutture comunali, predisposto un servizio di trasporti ed assistenza, dotato marciapiedi e strade di ausili alla deambulazione. Vorrei che qualcuno dicesse: abbiamo fatto.
Ma so che così non è stato e che quindi nessuno potrà smentirmi. Una scrollata di spalle e tutto sarà rimandato alla prossima tornata elettorale. Con tanto di fantasmagorici programmi e roboanti proclami.
Dico fin d’ora che questa sarà la buona battaglia di chi correrà per guidare Cosenza nei prossimi cinque anni. Questa sarà la battaglia di chi ama Cosenza ed i suoi figli meno fortunati.
Perché da questo impegno parte la nuova Cosenza che ci si attende dal prossimo Sindaco. Ben venga chiunque, e di qualsivoglia provenienza politica o partitica a patto che al centro di ogni ragionamento ponga davvero il cittadino ed i suoi diritti.
Sergio Nucci
Consigliere Comunale di Cosenza