AL PREFETTO ED AL PRESIDENTE DELL'ANCI

14/06/2010

 

I sottoscritti Francesco Gaudio e Sergio Nucci, consiglieri comunali a Cosenza, espongono quanto segue.

Da circa sei mesi, Lei ricopre il delicato incarico di Prefetto a Cosenza e avrà acquisito già molti elementi relativi alla nostra realtà.

Nel Suo ruolo, ha subito impattato con delle situazioni dure, da sempre pesanti nei territori del Mezzogiorno ed oggi ancor di più a causa della fase di crisi che stiamo attraversando. Ci riferiamo in  particolare ai disagi sociali, alla perdita di posti di lavoro, all’emergenza abitativa, alle condizioni di vita di vecchie e nuove povertà e dei migranti; avrà avuto modo di rilevare la più totale assenza, in questa direzione, di ogni attività di contrasto dell’Amministrazione Comunale.

Ma oggi vorremmo sottoporre alla Sua attenzione un problema di democrazia violata e di assenza delle regole più elementari nella vita amministrativa della nostra città, che svuota di senso le istituzioni democratiche e rivela chiaramente una concezione proprietaria della cosa pubblica e autoritaria della politica e dell’amministrazione.

Sono mesi che l’Amministrazione non permette ai consiglieri di opposizione di svolgere il loro ruolo, istituzionalmente previsto, di verifica e controllo.

Non dà risposta alle interrogazioni, presentate con qualsiasi richiesta di modalità di risposta, nonostante si dovrebbe rispondere periodicamente in aula a quelle che la richiedono verbale, entro venti giorni a quelle che la richiedono scritta.

Non si evadono le richieste di documenti e atti da tempo. Ma gli atti, fatte salve le disposizioni previste dalla tutela della privacy, non dovrebbero essere tutti a disposizione pubblica? Ancor di più nei confronti di chi è stato eletto?

Per denunziare ciò, si è effettuato nel mese di settembre uno sciopero della fame di tre giorni con tanto di permanenza in tenda davanti al portone del Municipio in Piazza dei Bruzi. Senza esito alcuno!

Infine, le ultimissime determinazioni in merito ai consigli comunali. Giacciono negli ordini del giorno da molti mesi diversi argomenti proposti da consiglieri dell’opposizione; non vengono mai discussi sperando che poi siano ritirati in quanto superati ed inattuali o per pura e semplice stanchezza.

La cosa è formalmente possibile, ovviamente è rivelatrice della natura di questa Amministrazione. Formalmente, però, tutti gli argomenti non discussi devono apparire nell’ordine del giorno di ogni convocazione: non è possibile a nessuno cancellarli!

Invece, nella convocazione in seduta ordinaria del Consiglio Comunale di lunedì 14 (la prima organizzata dal nuovo Ufficio di Presidenza!), tutto il precedente ordine del giorno viene cancellato, ed anzi, con un modus operandi che sta diventando ancor più arrogante con l’approssimarsi della fine della consiliatura e della scadenza elettorale, non vengono inseriti neanche gli argomenti presentati all’Ufficio di Presidenza con le modalità ed i tempi utili. A cominciare da uno sul progetto di riconversione a carbone della centrale ENEL di Rossano, presentato a fine maggio e che evidentemente qualcuno ha inteso illegittimamente cestinare.

Tanto per metterLa a conoscenza di quanto avviene a Palazzo dei Bruzi a danno, a nostro avviso, del rispetto e della tutela degli organismi eletti e di ogni regola di funzionamento democratico delle Istituzioni. Ben saprà se i fatti raccontati meritano un intervento per il ripristino delle corrette regole e della impedita agibilità democratica.

Cordiali saluti

 

Francesco  Gaudio - Sergio  Nucci

Conisglieri Comunali di Cosenza