URBANISTICAMENTE PARLANDO

06/07/2009

 

I mugugni che da più parti si sollevano sulla gestione dell’urbanistica nell’era Perugini non ci lasciano indifferenti.

In passato, e senza infingimenti, avevamo salutato fiduciosi la nomina, come dirigente dell’ufficio del piano, dell’architetto Barresi, a detta dei bene informati, persona irreprensibile e al di sopra ogni sospetto.

Pensavamo che con il tempo la professionista avrebbe fatto valere le sue “ragioni” sia all’esterno che all’interno del Comune. Per quello che registriamo, però, l’auspicio è rimasto tale.

Chi, con grande enfasi, si era candidato promettendo rinnovamento e ripristino delle regole, ben presto ha dovuto uniformare il proprio agire ad un modus operandi  ben noto in città e secondo il quale “gli amici degli amici sono amici”, favorendo circostanze che marchiano pesantemente non solo l’amministrazione ma quanti nell’urbanistica rivestono un ruolo di primo piano (escludendo, naturalmente, l’assessore al ramo che sembra ancora non essersi insediato tanto è evanescente il suo contributo). Alla faccia di chi accusava Mancini di aver cementificato indiscriminatamente Cosenza…

Ad additare al pubblico ludibrio questa gestione disinvolta dell’urbanistica, tuttavia, non sono consiglieri della o delle minoranze che potrebbero accampare ragioni di ogni tipo, quanto autorevoli esponenti della maggioranza, come l’ex presidente della commissione urbanistica Mazzuca, che svela altarini sospettati ma mai ufficializzati, circa presunte corsie preferenziali seguite da alcuni per il disbrigo “urgente” di pratiche delicate.

Gli episodi sotto la lente sarebbero diversi. Tra i più eclatanti meritano menzione la riqualificazione della Centrale del Latte, operazione lampo sponsorizzata da un imprenditore della grande distribuzione e della quale oggi non si ha più traccia; c’è poi il famoso albergo a 5 stelle, giunto in Consiglio come un missile e sostenuto da un esponente del PD cittadino, che per pubblica utilità triplica la sua cubatura arrivando a 24000 m3; si continua con l’incomprensibile silenzio sulle denuncie del Comitato Città 2000, acclarate da una apposita commissione di inchiesta e finite nel dimenticatoio della burocrazia comunale, per arrivare,  infine, ai giorni nostri con il “palazzo a cinque piani su un giardino degli anni venti” che verrà costruito tra via Parisio e viale degli Alimena senza colpo ferire, se non il giustificato allarme  del Presidente dell'Ordine degli Architetti.

Saranno coincidenze, saranno fatti concreti, fatto sta che Perugini ed i suoi non sembrano proprio aver trascurato gli aspetti “urbanistici” della nostra città.

Se a ciò si aggiunge che alcuni mal pensanti ritengono che i concorsi per dirigente vengano espletati solo per ricompensare alcuni per la disponibilità dimostrata nella gestione di alcune pratiche scottanti, il quadretto che emerge è completo.

 

Sergio Nucci - Carmine Vizza

Consiglierì Comunalì di Cosenza Gruppo "Costituente di Centro - UDC”