NON PERSONALIZZIAMO LA LOTTA POLITCA

24/05/2009

 

Non ci piace personalizzare la lotta politica. Non lo abbiamo fatto in passato e vogliamo continuare a non farlo, più che per riguardo dei nostri interlocutori per il rispetto dovuto alle nostre persone che hanno storia e dignità da vendere.

Se avessimo voluto scendere al livello di chi scrive certe cose, definendo falsi i nostri legittimi interrogativi, avremmo potuto rivolgere al portavoce Zunino, estensore materiale della nota che ci riguarda, alcune considerazioni quanto mai opportune.

Avremmo dovuto ricordare al portavoce dell’amministrazione (ma è tenuto a conoscere le regole dell’ente che lo stipendia?) alcune prerogative dei consiglieri. Due in particolare, i commi 1 e 2 dell’art 29 del regolamento del C.C.:

1 - Ogni Consigliere ha diritto di presentare interrogazioni, interpellanze, mozioni, ordini del giorno e risoluzioni e fare segnalazioni su argomenti di competenza dell'Amministrazione comunale.

2 - Le interrogazioni sono rivolte ad acquisire informazioni o spiegazioni in ordine ad un determinato atto o fatto. Esse vanno presentate per iscritto. Possono essere presentate al Sindaco e rivolte alla Giunta. Può esserne richiesta risposta scritta. Il Sindaco o l’assessore delegato entro e non oltre quindici giorni, è tenuto a rispondere. Il Consigliere può richiedere che la risposta alle interrogazioni avvenga nella prima seduta di commissione utile

Avrebbe compreso, leggendo e rileggendo questi piccoli articoli, come eventuali violazioni alla norma siano state compiute da chi in sedi e tempi diversi da quelli da noi usati, ha fornito chiarimenti e commenti ad iniziative svolte nell’esercizio del proprio mandato. Ma chiaramente, uno stipendiato di un Ente, non è tenuto a conoscere le norme che ne regolano funzioni e compiti.

Allo stesso modo, avemmo potuto rispondere al Vice-Sindaco Franco Ambrogio, che ha la delega ai lavori pubblici,  e che presumibilmente è l’ispiratore della nota che in un passaggio riguarda, con piglio velenoso  il collega Piero Belmonte,  che fin quando quest’ultimo ha appoggiato questa Giunta (ma nessuno è perfetto) lo ha fatto con coerente correttezza ed in maniera del tutto disinteressata.

Ma quale colpa si addebita a Belmonte? Quella di far parte di quel novero di consiglieri che partecipano a riunioni lampo di commissioni consiliari per intascare qualche gettone di presenza? Certo che no. I dati sugli emolumenti percepiti dall’amico Piero la dicono lunga sulle se frequentazioni “disinteressate”.

O quella di essere componente la commissione elettorale e di dividersi anche con il vice-sindaco i 320  scrutatori per la prossima competizione elettorale? Assolutamente no . Oltre al buon Ambrogio fanno parte di quella commissione i colleghi  Bartolomeo, Ruffolo e Savastano.

Allora qual è la colpa? Aver richiesto notizie circa lo stato dei lavori del suo quartiere;  lì dove ogni giorno la gente lo ferma e gli chiede ” Consigliè, ma ‘sti lavori finiranno un giorno?”

Forse è questa la vera causa di tanto livore da parte del vice-sindaco Ambrogio che naviga, ormai indenne da più di trent’anni, nella vita politica cittadina incurante di tempeste, fortunali e maremoti.

Ecco, se avessimo  voluto personalizzare lo scontro politico avremmo potuto dire tutto questo, ma noi non vogliamo farlo e per questo aspetteremo pazientemente che qualcuno risponda ai nostri interrogativi nelle sedi opportune.

 

Sergio Nucci

Capogruppo UDC – Comune di Cosenza