IL BANDO PER LA "CITTA' DEI RAGAZZI"

17/02/2009

 

Questa mattina i consiglieri comunali della “Costituente di Centro – UDC”, del “Popolo della Libertà” e di “Alleanza Nazionale”, hanno presentato richiesta di convocazione del Consiglio Comunale con all’ordine del giorno “Valutazione del pesante contenuto del documento ufficialmente inviato dalla CGIL al Sindaco ed al Prefetto, necessità di revoca del bando di gara e di una immediata riapertura del confronto sindacale di merito sulla gestione dei servizi educativi territoriali per l’infanzia “Città dei ragazzi e Biblioteca dei ragazzi”.

La richiesta prende spunto dall’iniziativa tesa ad approfondire il bando di gara predisposto dall’Amministrazione, organizzata il 23 gennaio u.s. dalla CGIL cosentina, in collaborazione con la CGIL regionale e nazionale, e durante la quale sono stati evidenziati lacune, errori, anomalie e  incongruenze che potrebbero inficiare la validità del dispositivo e alimentare i sospetti che vi sia stata una palese volontà di penalizzare ed escludere qualcuno.

A seguito di detta iniziativa, la CGIL ha richiesto, per l’ennesima volta, l’apertura di un normale confronto sindacale di merito sull’argomento in questione, non ricevendo, tuttavia, ad oggi, alcuna risposta dall’Amministrazione.

Il 7 febbraio la CGIL ha inviato un documento ufficiale al Sindaco di Cosenza, e per conoscenza al Prefetto ed ai capigruppo in Consiglio, in cui si richiedeva formalmente la revoca in autotutela del bando di gara, evidenziando “imprecisioni, incongruenze, errori e violazioni di legge” contenuti in esso e chiedendo la immediata riapertura del confronto sindacale di merito sull’argomento.

Non si comprende la ratio che ha ispirato il bando (pubblicato il 23 dicembre 2008, sotto l’albero!), ma è forte il sospetto - come da qualcuno pubblicamente evidenziato – che vi sia stata la volontà di escludere da questa gara le cooperative che attualmente svolgono questo servizio.

Del resto, proprio lunedì scorso, Renato Pastore, presidente di Confindustria Cosenza, ha affermato che “troppo spesso si vedono bandi con requisiti che finiscono per escludere le imprese locali”, lamentando lo sbarramento del fatturato “illegittimo perché blocca la concorrenza”.

Nel bando in questione c’è tutto questo, e forse anche di più.

Questi, dunque, i motivi che hanno spinto alcune forze di minoranza a chiedere che sia l’assise consiliare a discutere e pronunciarsi su questa vicenda.

Sergio Nucci

Capogruppo “Costituente di Centro – UDC”