12/12/2008
Giuro di non avere preconcetti sull’assessore Conforti. Ritengo sia un valido professionista, svolga correttamente il suo ruolo e dedichi sufficiente tempo all’attività assessorile, tuttavia, non posso non annotare che tutto quanto l’assessore Conforti propone viene puntualmente sconfessato per i più svariati motivi, dando la sensazione ai cosentini che le cose che presenta siano il frutto di estemporanee intuizioni e non di concordati e sinergici progetti dell’Amministrazione.
Tra gli assessori della Giunta Perugini, ribadisco, Conforti è uno di quelli che, indubbiamente, ha prodotto il maggior numero di idee (alcune anche encomiabili) ma è anche quello che ha vanta il maggior numero di progetti miseramente abbandonati.
Chi non ricorda lo spostamento delle autolinee a Vaglio Lise: un provvedimento sperimentale molto atteso dalla città che ha vissuto lo spazio di qualche mattino.
Chi non ricorda il progetto “Piedibus”: tanti bambini “portati al guinzaglio” (l’espressione è del collega Massimo Bozzo, lo stesso che sostiene che l’assessore per i suoi spostamenti usi il tappeto volante) che vanno e vengono dalle loro scuole, l’uno legato all’altro. Non se ne sa più nulla.
Chi non ricorda il “Piano della sosta”: presentato un anno fa con tanto di conferenza stampa e del quale rimangono, disseminati per la città, distributori di ticket mai utilizzati. Per arrivare all’ultima boutade: “Trafficosenza”, che ha abortito prima di nascere. E’ di queste ore, infatti, la revoca dell’ordinanza di chiusura a traffico di via Montesanto e di via XXIV Maggio.
Non un solo esempio, dunque, per suffragare questa teoria, ma una moltitudine di episodi che ormai sono regola: quando l’Assessore Conforti assume una decisione il problema non sarà “Vediamo gli effetti” ma “Fra quanto tempo farà marcia indietro?”.
Non ce l’ho con Conforti, ripeto, si impegna ma, o non è ascoltato perché non si ha fiducia nei suoi progetti o quando li assume lo fa senza concordarli, ne’ con la giunta né con la sua granitica maggioranza.
Visto, però, che l’Assessore, imperterrito, continua ad andare avanti per la sua strada, l’unico suggerimento che mi sento di dare, non ai suoi colleghi ma agli operatori della stampa, è quello, nelle prossime conferenze stampa che avrà la compiacenza di organizzare, di porgergli un quesito: “Tra la fase ideativa e quella abrogativa quanto tempo passerà stavolta?”
Sergio Nucci
Capogruppo Costituente di Centro - UDC