AUTORITA' ED AUTOREVOLEZZA

05/06/2008

 

Non vorremmo vestire i panni del Sindaco, o meglio, vorremmo essere sindaci di Cosenza ma non vorremmo essere nei panni del Sindaco Perugini. Con questo non vogliamo negare meriti umani e professionali che indubbiamente Salvatore Perugini ha, ma diciamo solamente che non vorremmo essere al suo posto e interpretare questo ruolo, difficile ma gratificante al tempo stesso, con i suoi modi e con i suoi tempi. Certo, ognuno è fatto a modo suo e poco si può fare sul carattere quando questo è definito, ma certo che avere affrontato l’esperienza sindacale con il suo piglio, qualche problema, prima che a lui, alla comunità lo sta creando.

A due anni dall’elezione è indubbio che Perugini venga avvertito come un Sindaco del quale è impercettibile e l’autorità e l’autorevolezza. Un Sindaco che si scosta molto dai suoi predecessori, che quando c’era da scegliere sceglievano e che, a volte, sbagliavano. Un Sindaco che paradossalmente fa rimpiangere il passato per questa incomprensibile mancanza di carattere. Non ce ne voglia Salvatore Perugini se con schiettezza gli diciamo il pensiero di questa città, e non ce ne voglia se a suffragare questo deficit di autorità ed autorevolezza portiamo un esempio su tutti che è emblematico di quanto peso abbia un Sindaco nell’amministrazione di una città. Ci correggiamo, di quanto peso abbia questo Sindaco nell’amministrazione di Cosenza. Il fatto è questo: qualche mese fa, quando ancora si tenevamo i consigli comunali, il Sindaco, nel bel mezzo dell’assise del 28 settembre 2007, ci rivolgeva un pubblico plauso per aver sollevato con l’interrogazione presentata il 24 dello stesso mese, l’illegittimità di una concessione di spazio pubblico, per creazione di parcheggi privati nella piazzetta antistante la scalinata dei due leoni. Parcheggio privato, si badi bene,  con tanto di scivolo e sbarra elettrica.

E’ passato qualche mese da quel pubblico ringraziamento e dai sentimenti di civile indignazione. Solo qualche mese per far si che la situazione, sulla piazzetta antistante la scalinata, ritornasse allo stato ex ante. Macchine parcheggiate, sbarra privata in bella evidenza,  cittadini indignati per l’abuso ed il sopruso che assistono impotenti confidando nella magistratura che sulla questione ha aperto, e pare chiuso, un’inchiesta.

Ed ecco la conclusione: fatta salva la buonafede del Sindaco che ha cercato, per come ha potuto, almeno così è parso, di dare risposta ad uno dei tanti problemi di questa città, c’è da constatare come la sua decisione di ripristinare le norme di civile convivenza non abbia trovato il benché minimo riscontro in chi, per primo, dovrebbe dar seguito alle decisioni dell’amministrazione.

Quanto è successo è la cifra esatta che anche quando su una pratica il Sindaco si impegna in prima persona e prende iniziative queste non sempre arrivano a compimento.

Potremmo ragionare sul perché ed il per come ma il quesito è solo uno: questo Sindaco, che vorrebbe ripristinare legalità e trasparenza ma che non viene ascoltato da chi gli sta intorno può essere definito autorevole ed autoritario?

 

Sergio Nucci                                                                                    Carmine Vizza

Consiglieri Comunali di Cosenza