11/04/2008
Trovo assolutamente opportuna e condivisibile la lettera che il Sindaco Perugini ha inviato nei giorni scorsi al Ministro dei Beni Culturali, on. Francesco Rutelli, circa l’esclusione della nostra città dal comitato nominato per celebrare il V centenario della nascita di Bernardino Telesio. Con garbo, ma con fermezza, Perugini sostiene ragioni incontestabili che dovrebbero essere sostenute, senza partigianerie, da tutta la classe politica ed in particolare da tutti i 40 consiglieri comunali di Cosenza. Quello che si è consumato nei giorni scorsi a Roma è la cartina di tornasole di quanta considerazione abbiano per la nostra terra i governanti romani e di come sia come non mai opportuna una levata di scudi unanime. A questo proposito, nei prossimi giorni, promuoverò proprio nel Consiglio Comunale di Cosenza una iniziativa atta a sollecitare l’Amministrazione a perseguire tutte le strade utili, e tra queste quella legale, a riaffermare non solo il diritto del capoluogo bruzio ad essere protagonista - e non comparsa - nelle iniziative telesiane, ma, soprattutto, ad impedire che le leggi vengano calpestate con logiche difficilmente comprensibili e poste in essere senza alcuna ratio. E’ inammissibile che proprio un organismo dello Stato non rispetti, per procedere ad una selezione, i termini previsti dalla legge e sono risibili le ragioni addotte per giustificare tale condotta. In ultimo, solo una amara considerazione: Rutelli esponente di spicco del PD corre in questi giorni per la carica di Sindaco di Roma; un cosentino, Alfredo Antoniozzi, è impegnato sempre nella capitale, ma per il PDL, per diventarne Presidente della Provincia. Che bella figura farebbe Rutelli con i cosentini ed i calabresi trapiantati a Roma se si sapesse che proprio lui, a capo del dicastero incriminato, ha consentito questa ennesima razzia ai danni delle genti bruzie.
Sergio Nucci
Consigliere Comunale di Cosenza