IL FURTO DI CAPODANNO

30/12/2007

 

E fu così che una fredda mattina di dicembre, il 30 per la precisione, Cosenza perse anche l’elisoccorso. L’ennesima ruberia di chi, in questi anni, ha ritenuto che per esaltare il ruolo direzionale di Catanzaro fosse necessario impoverire il capoluogo bruzio, colpevole di aver avuto nel passato la lungimiranza di organizzare un servizio così utile, così essenziale, per la provincia più estesa d’Italia.

Le responsabilità di questo ennesimo scippo, oltre che dei soliti “predoni” catanzaresi, vanno ricercate nei comportamenti di una classe politica locale inconsciamente convinta che la rimozione delle buone opere cancella la memoria di chi le ha realizzate, e per questo insensibile, per molti mesi, al grido d’aiuto urlato dagli operatori cosentini dell’ elisoccorso.

Perché è un fatto che di elisoccorso se ne parla e con toni preoccupati  da almeno due anni, da quando qualcuno pensò di metterci sopra le avide mani al fine di consentire non l’organizzazione di una efficace ed efficiente cabina di regia quanto un nuovo piccolo centro di poter da poter utilizzare chissà per quali scopi.

L’intuizione di Giacomo Mancini viene così d’un tratto rimossa come se la storia potesse essere cancellata con un semplice tratto di penna.

Noi, dal canto nostro, siamo tornati in trincea a combattere questa ennesima battaglia di progresso e di diritto affinché qualcuno apra finalmente gli occhi ed esca dal torpore che nasce, più che dalle festività, da un  modo incomprensibile ed infruttuoso di far politica.

I nostri politici, stavolta, dovranno levare alta la loro voce. E fin da subito dovranno pretendere con atti concreti che l’elisoccorso rimanga a Cosenza. I nostri politici dovranno, almeno per una volta, dimostrarci di volere bene alla loro città rimanendo uniti perché su questioni così importanti non può divedere né l’appartenenza né la fede politica

 

SERGIO NUCCI

Consigliere Comunale di Cosenza